L’ingegnere invisibile: quando lo spazio era parte della musica

Quando lo spazio diventa suono: il valore delle stanze acustiche nella storia della musica.

Il suono delle stanze: l’arte delle stanze acustiche

L’idea per questo articolo è nata durante una visita al Sound Work Shop di Piero Umiliani. Restaurato con cura, lo studio conserva un equilibrio straordinario tra materiali, proporzioni e silenzio.

Sound Work Shop di Piero Umiliani – Pic by Giampiero Stramaccia (Dancity)

Qui il suono non è nostalgia, ma un’esperienza concreta: il modo in cui l’ambiente fa esistere la musica nello spazio.
Negli ultimi decenni la musica ha perso tale relazione vitale con l’ambiente: i moderni studi sono spesso neutri o virtuali, progettati per eliminare le imperfezioni. Ma un tempo lo studio non era solo “luogo di registrazione”: era elemento attivo della creazione musicale, e l’ingegnere del suono non correggeva solo, interpretava.

Il laboratorio di Umiliani: tecniche, strumenti, silenzio

Entrare nel Sound Work Shop significa osservare da vicino una certa idea di disciplina acustica. Le pareti in legno, i pannelli inclinati, i punti di diffusione e assorbimento sono quelli progettati negli anni Sessanta. Ogni dettaglio ha una funzione, e tutto converge su un obiettivo: dare al suono un comportamento coerente.

Sound Work Shop di Piero Umiliani – Pic by Sara Presella (Dancity)


Il pianoforte Petrof, ancora presente, restituisce un timbro solido e controllato. Accanto, una collezione di strumenti costruita con curiosità concreta: una marimba messicana acquistata durante un viaggio in Messico da un musicista di strada e poi spedita in Italia via nave; campanacci di mucca di varie dimensioni assemblati da Umiliani in uno strumento artigianale; percussioni etniche raccolte nei suoi viaggi. Le campane tubolari – udibili in lavori come Atmospheres – completano questa architettura sonora: strumenti che appartengono al luogo tanto quanto al repertorio.

Atmosphere (Remastered) · Piero Umiliani Piano Fender Blues (Remastered) ℗ Liuto Edizioni Musicali Released on: 1974-01-01

In uno spazio così si capisce che la qualità di uno studio non è solo nella risposta in frequenza, ma nella forma del silenzio che lo abita.

Sound Work Shop di Piero Umiliani – Pic by Elisabetta Umiliani (Dancity)

Paolo Ketoff: l’artigiano che modellava il silenzio

Paolo Ketoff (Roma, 1921‑1996), ingegnere elettroacustico e inventore del Fonosynth e del Synket, ha collaborato con Maderna, Nono, Morricone e Cage. Per lui la tecnologia non sostituiva la fisicità del suono, ma la rendeva più leggibile.
Credeva che una sala ben costruita dovesse permettere di “ascoltare anche ciò che non si sente”: lo spazio rivela, non maschera.

Ketoff in sintesi:

  • Riconoscimento recente: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha istituito nel 2021 lo Studio Paolo Ketoffacquisendo il suo patrimonio.
  • Fondamenti: Roma, 1921‑1996
  • Ingegnere del suono, inventore di strumenti elettroacustici (Fonosynth, Synket)
  • Collaborazioni con i grandi della musica contemporanea

Gli studi che hanno fatto la storia del suono

Ogni epoca ha i suoi spazi simbolo, dove l’ambiente non è sfondo ma parte attiva.

  • USA: il Van Gelder Studio (Englewood Cliffs, New Jersey), dove il jazz divenne architettura sonora.
  • Londra: Abbey Road, AIR Studios (Oxford Street, e successivamente Lyndhurst Hall) mostrano come lo spazio possa espandere la partitura.
  • Italia: RCA Italiana e Forum Studios a Roma. I Forum, definiti dal 1970 come Ortophonic, furono fondati da Armando Trovajoli, Ennio Morricone, Luis Bacalov e Piero Piccioni—ancora oggi punto di riferimento per l’orchestrazione e la registrazione cinematografica.
  • Altri esempi: Hansa Tonstudio a Berlino, Muscle Shoals in Alabama, ECM con Manfred Eicher—dove il silenzio è parte integrante della forma musicale.

Spazi iconici: da Gabriel a Miraval

Peter Gabriel fece di Ashcombe House un laboratorio domestico, da lì nacquero i Real World Studios. George Martin creò AIR Montserrat, che produsse album come Synchronicity e Brothers in Arms. Il Château d’Hérouville in Francia accolse Elton John, Bowie, Iggy Pop. Lo Studio Miraval, in Provenza, dopo restauro, ha ospitato sessioni significative, inclusi lavori legati a The Wall.

Avatar Studio B: ascoltare lo spazio dal vivo

Nel 2008 ho assistito alla registrazione di Stone in the Water del Stefano Bollani Trio all’Avatar Studio B di New York (produzione ECM). Legno, proporzioni equilibrate, luce calibrata: tutto voleva che il tocco del pianoforte e la risposta della stanza fossero in dialogo. Qui ho compreso che il metodo ECM non è una formula, ma un atteggiamento: lasciare che lo spazio completi ciò che la musica inizia.

La temperatura del silenzio: riflessioni finali

Dal Sound Work Shop all’Avatar c’è un filo sottile: il suono vive solo se ha un luogo. Ketoff lo capì ben prima dell’era digitale. Uno studio non serve a cancellare l’ambiente, ma a farlo esprimere. Prima di equalizzare, occorre capire dove nasce il suono. Quando è vero, il silenzio non riempie: sostiene.

Ringraziamenti speciali

Un ringraziamento speciale ad Alessandra Umiliani ed Elisabetta Umiliani per aver condiviso storie, approfondimenti e aver aperto le porte di questo luogo sacro a Dancity, uno spazio dove l’arte e la magia sono ancora nell’aria.


Playlist (per) ascoltare lo spazio

Lista di brani emblematici registrati in studi acustici leggendari, che incarnano la relazione tra spazio e suono.

L’ingegnere invisibile – Ascoltare lo spazio
1. John Coltrane – Naima (Van Gelder Studio, Englewood Cliffs)
2. The Beatles – A Day in the Life (Abbey Road, Londra)
3. Ennio Morricone – Metti una sera a cena (RCA Italiana, Roma)
4. Area – Luglio, Agosto, Settembre (Nero) (Forum Studios, Roma)
5. David Bowie – Heroes (Hansa Tonstudio, Berlino)
6. Peter Gabriel – The Rhythm of the Heat (Ashcombe House, Somerset)
7. The Police – Every Breath You Take (AIR Montserrat, Caraibi britannici)
8. Elton John – Honky Cat (Château d’Hérouville, Francia)
9. Pink Floyd – Comfortably Numb (Studio Miraval, Provenza)
10. Stefano Bollani Trio – Stone in the Water (Avatar Studio B, New York)
11. Piero Umiliani – La Ragazza dalla Pelle di Luna (Sound Work Shop, Roma)

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